
La Motta Argelatese


Quale paese, anche il più piccolo, non ha almeno un palazzo conosciuto da tutti, magari per la sua centralità o perché in tempi passati in quel luogo è successo qualcosa di particolare? Non parlo di una Villa o di un bene storico-architettonico, ma di un luogo legato alla memoria della cittadinanza ed alle sue consuetudini.

E' difficile immaginare come fosse un luogo più di mille anni fa. Argelato, in quanto a formazione vera e propria come centro abitato, ha una storia piuttosto complessa e travagliata. Il nome stesso di questa località, di origine romana, sembra derivare da "argilla", cioè terreno argilloso, o meglio ancora da "argelatus", terreno esteso, uniforme e non alberato. Decisamente in linea con gli effetti delle frequenti e rovinose alluvioni che si abbatterono nella zona.

"Questa non può essere la Mota" mi ha detto la mia vicina osservando con la lente la pianta della Mota (o Motta) in un rogito del 1922. "Non vedi questo 'dente' che sporge dallo stabile? La Mota non lo ha mai avuto". Osservo meglio la pianta e quel "dente" mi pare stranamente famigliare. "Per quello che ne sappiamo a oggi" le rispondo, poi proseguo sotto il suo sguardo incuriosito "La verità è che mi sembra di averlo già visto altrove quel 'dente'. Il problema è ricordarmi dove...".